Anna Mioni

Traduzioni letterarie dall'inglese e dallo spagnolo

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Recensioni Cinematerapia 2

Posted on 9 Novembre 202229 Novembre 2022 by AnnaMioni

Invece di una medicina, un film. Al posto di un antidepressivo, al posto di una seduta d’analisi, ma anche per sedare un’ ulcera da ansia o una crisi di mezza età, una botta di isterismo da frustrazione o una mazzata di angoscia da abbandono. Per ognuno, il suo film. Letteralmente e sistematicamente. Basta non trovarsi, all’occorrenza, impreparati. E, perciò, munirsi di apposita guida da lasciare a un passo dalle nostre mani: perché ormai, si sa, trovare un film e vederlo (tra videoteche private e pubbliche, tv tematiche e grandi schermi) è un soffio ma meno facile è sapere quale film vedere se di medicinale deve trattarsi. E anche alla svelta. Così come, alla svelta, può consultarsi questa guida firmata da Nancy Peske e Beverly West (la già premiata coppia di ‘Cinematerapia’), titolata poeticamente ‘Un film dopo l’altro verso la felicità’ (edita da Feltrinelli) ma ben più scherzosamente articolata tra capitoletti che rimandano a film per ‘ogni stato d’animo’ e esilaranti parentesi dedicate alle citazioni (sempre filmiche, s’intende) che sarebbe carino vedere stampate sulle tazze da tè o alle ‘citazioni da maschi stupidi’ o alle immancabili ‘ultime parole famose’ che, anche queste, a volte spintonano se non verso la felicità, verso un sorriso. Che aiuta sempre.

Silvia Di Paola, da Reflections

(…) E nel film del 1964 Chi giace nella mia bara? Edith (Bette Davis) arriva a uccidere la malvagia gemella e ad assumerne l’identità: «Una metafora cinematografica di raffinatissima fattura che rappresenta i nostri istinti omicidi più profondi nei riguardi dei nostri fratelli» – scrivono Nancy Peske e Beverly West nell’originale Cinematerapia 2 (Feltrinelli 2005). Le autrici, in questo divertente libro, suggeriscono «un film dopo l’altro verso la felicità» e li suddividono in categorie decise in base a problemi specifici. Non a caso, ed eccoci al nostro tema centrale, c’è un capitolo dedicato alle famiglie disastrate, tra cui rientrano le rivalità tra fratelli e anche i difficili rapporti con la madre o con il padre. Vien naturale, a questo proposito, pensare a Incompreso (1966) di Luigi Comencini e aGente comune (1980) di Robert Redford. (…)

Paola Babich su Famiglia oggi

Category: Recensioni

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